Archivi categoria: Diritto Bancario

Condannata banca per omessa informazione in tema di Bond Argentini

Deve considerarsi gravemente inadempiente la Banca che non adempie il dovere di fornire tutte le informazioni necessarie per effettuare un investimento “consapevole e informato”. Conseguentemente è risolubile il contratto stipulato tra banca e cliente, tenuto conto della rilevanza della violazione del contratto rispetto alla natura e alla finalità del rapporto e del concreto interesse dell’altra parte all’esatta prestazione.… Leggi tutto »

Danno non patrimoniale per illegittimo protesto di assegni bancari

L'imprenditore che abbia illegittimamente subito il protesto di un assegno bancario ha diritto al risarcimento, da parte della banca, dei danni non patrimoniali conseguenti alla lesione della sua reputazione professionale, a prescindere dall'accertamento di un fatto reato, costituendo la dignità sociale e professionale dell'imprenditore un bene costituzionalmente tutelato. Corte di cassazione, sez. III civile, 30… Leggi tutto »

Anatocismo: Lazione di ripetizione di quanto indebitamente versato si prescrive in 10 anni.

L’azione diretta a far dichiarare la nullità di clausole contrattuali è imprescrittibile ex art. 1422 c.c. mentre quella volta ad ottenere la ripetizione di quanto indebitamente versato è soggetta alla ordinaria prescrizione decennale di cui all’art. 2946 c.c..Il dies a quo della decorrenza del termine prescrizionale va individuato in quello della chiusura definitiva del rapporto… Leggi tutto »

Tango Bond: dovere di fornire informazioni e di valutarne l’adeguatezza delloperazione.

L’intermediario in strumenti finanziari non è esonerato dall’obbligo di valutare l’adeguatezza dell’operazione ex art. 29 reg. Consob 11522/98 anche ove i clienti abbiano rifiutato di fornire le informazioni di cui all’art. 28 I co. lett a) di tale normativa. In particolare deve valutarsi l’adeguatezza dell’operazione di acquisto di obbligazioni argentine in considerazione della sua dimensione,… Leggi tutto »

Nulle le clausole che prevedono interessi anatocistici.

La Cassazione ancora una volta si pronuncia in favore dei correntisti, a proposito di capitalizzazione trimestrale degli interessi. Secondo l'orientamento espresso della Suprema Corte, le clausole che prevedono interessi anatocistici dovuti alle banche, sono da ritenersi nulle. Corte di cassazione Sez. Unite Sentenza 4 novembre 2004, n. 21095

Commissioni di massimo scoperto non dovute e nullità dell’anatocismo

La capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi dovuti dal correntista è nulla in quanto trova il suo fondamento in un uso negoziale e non normativo come esige l’art. 1283 c.c,come pure non sono dovute le commissioni di massimo scoperto, le quali, essendo di natura negoziale, per potere essere validamente richieste devono trovare una loro previsione espressa… Leggi tutto »